Israele e Anp tra scudo e frecce

Israele lancia l’operazione Scudo e freccia contro Hamas a Gaza. Il governo palestinese dell’Anp ritiene che il progetto di Hamas sia di prendere il potere in Cisgiordania.

Israele lancia una nuova operazione militare verso la Striscia di Gaza. “Scudo e freccia”, questo il nome, è l’ultimo di una serie di attacchi israeliani mirati a colpire Hamas, il gruppo jihadista che controlla la zona di Gaza.

Il raid ha ucciso 13 persone, tra le quali 4 sono bambini e 6 donne. I feriti sono 20. Tra i morti ci sono tre esponenti di spicco del movimento jihadista palestinese. Come Khalil al Bahtimi, considerato responsabile del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza negli ultimi mesi.

E’ probabile, secondo le forze armate israeliane, che nel bombardamento sia morto anche il segretario del consiglio militare delle Brigate al Quds (il braccio armato della Jihad islamica), Jihad Ghannam, ma anche uno degli organizzatori delle operazioni in Cisgiordania: Tariq Ezz el Din.

I gruppi terroristici palestinesi hanno avvertito che ci saranno conseguenze per Israele dopo la missione “Scudo e frecce”.

Intanto a Ramallah, l’Anp (l’Autorità Nazionale Palestinese) teme che Hamas stia progettando un colpo di Stato in Cisgiordania. Lo scrive il quotidiano israeliano Jerusalem Post. L’Anp è espressione politica del partito palestinese Fatah, rivale di Hamas che invece governa a Gaza. Funzionari palestinesi hanno dichiarato al Jerusalem Post che Hamas ha diverse cellule di combattenti in Cisgiordania. La leadership del movimento jihadista potrebbe utilizzare questi militanti per creare disordini e destabilizzare la Cisgiordania.

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