Notiziario Estero – Le elezioni legislative in Israele mettono fine all’era Netanyahu. Primo Ministro senza maggioranza in uno scenario di blocco politico.
Aggiornamento: (19 settembre) Il premier uscente Netanyahu ha proposto allo sfidante Gantz di fare un governo di unità nazionale insieme. Gantz ha respinto l’offerta dei conservatori.
La fotografia dello scenario politico israeliano è chiara dopo il 95% delle schede scrutinate. Il premier Benjamin Netanyahu non ha più la maggioranza parlamentare. Il suo partito, il conservatore Likud, conquista 31 seggi. Quattro in meno rispetto alle precedenti elezioni legislative dell’aprile 2019. Il suo principale avversario, l’ex generale Benny Gantz a capo del partito di centro-sinistra Blu Bianco, ottiene 33 seggi. Due in meno rispetto alle elezioni precedenti.
Nessuna delle due coalizioni raggiunge quindi la quota dei 61 seggi necessari per la maggioranza parlamentare. Il centrodestra, guidato da Netanyahu si ferma a 56. Il centrosinistra di Gentz raggiunge i 55.
Adesso lo scenario è davvero di blocco politico. La formazione del governo potrebbe avere tempi lunghi e rischi di paralisi politica. Tanto che Netanyahu ha annullato il suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu a New York. La palla passa al presidente di Israele, Reuven Rivlin, storico rivale del premier uscente. Toccherà a lui valutare l’esistenza o meno di una maggioranza parlamentare.
E l’ago della bilancia ancora una volta diventa Avigdor Lieberman, ex-ministro della difesa e leader di Yisrael Beitenu (Israele Nostra Casa) partito di ispirazione conservatrice-laica. I suoi 9 seggi possono fare la differenza e dare a Bibi la maggioranza che non ha. Lieberman, capo degli ebrei di origine russa, è l’unico che può cantare vittoria. E’ lui infatti che può offrire la via d’uscita più plausibile all’impasse politica, proponendo un governo di centrodestra senza i partiti ultraortodossi. Intanto, Netanyahu ha dichiarato che lavorerà per costruire un governo forte e ha avvertito dei pericoli di un governo di centrosinistra con i partiti arabi.
A sinistra i risultati elettorali hanno portato entusiasmo. Soprattutto tra i militanti di Blu Bianco. La formazione politica è stata creata di recente ma ha ottenuto un ottimo risultato. Di sicuro, il partito dell’ex generale Gantz ha fagocitato le forze politiche alla sua sinistra. L’ex-premier Ehud Barak, a capo di Campo Democratico che ha ottenuto 5 seggi, ha proposto una coalizione di minoranza tra le forze a sinistra con l’appoggio esterno della lista Araba Unita forte di 13 seggi. Quest’ultima ha già dichiarato che proporrà al presidente Rivlin di dare l’incarico per la formazione del nuovo governo a Gantz. E lo scenario di avere gli arabi al governo di Israele diventa realistico.