L’Onu spiega che gli ispettori sono stati accolti con arma da fuoco e non sono entrati a Duma
L’ingresso a Duma degli ispettori dell’Opac, annunciato ieri, non c’è stato. A quanto ha spiegato un funzionario delle Nazioni Unite, gli ispettori che dovevano entrare nell’area della Ghuta orientale non erano quelli dell’Opac ma dell’Onu. E sono stati accolti a colpi di arma fuoco da individui non ancora identificati. Così, la missione è stata rinviata.
Con un giorno di anticipo su quanto dichiarato nei giorni scorsi, gli ispettori dell’Organizzazione Internazionale per la Proibizione di Armi Chimiche (Opac) sono entrati a Duma, l’area dentro la Ghuta orientale ai confini di Damasco in Siria.
Secondo la televisione siriana, riporta la Reuters, gli esperti hanno cominciato il loro lavoro che terminerà in una giornata.
Intanto, la Russia ha fatto sapere di avere scoperto un laboratorio chimico usato dai miliziani e un deposito di sostanze chimiche con un contenitore di cloro che sarebbe servito per inscenare il falso attacco chimico. E’ la versione di Mosca.
Sulla questione è intervenuta anche la Francia. Per l’Eliseo le prove dell’attacco chimico sono state distrutte prima che arrivassero gli ispettori Opac. Un’affermazione che accusa senza dirlo Russia e Siria.