Iraq strappa Kirkuk ai curdi. Turchia entra in gioco

La città contesa da curdi e iracheni apre la strada a un possibile conflitto tra arabi sciiti e curdi. 

L’esercito dell’Iraq è entrato a Kirkuk e ha messo in fuga combattenti e civili curdi. Sono migliaia le persone che hanno abbandonato la città dopo l’avanzata delle forze militari di Baghdad.

Tre settimane dopo il controverso referendum sull’indipendenza della regione curda, i soldati del primo ministro Haider al-Abadi hanno iniziato l’offensiva per riprendere il controllo totale della città di Kirkuk, contesa da iracheni e curdi.

Kirkuk è la città capoluogo dell’omonimo governatorato. Si trova nel nord dell’Iraq e a circa 250 km da Baghdad. La popolazione è di circa 750.000 abitanti. Kirkuk è un importante centro petrolifero grazie al giacimento più grande del Paese.

La strategia del governo iracheno è quella di riprendere il controllo delle città che i curdi hanno liberato dallo Stato Islamico. Iraq e Turchia hanno più volte espresso preoccupazione per il dopo-Isis. In particolare per il controllo delle città del nord iracheno da parte dei curdi. Un controllo che poteva aprire la strada alla nascita di uno Stato curdo.

Il referendum curdo di tre settimane fa è stato per Ankara e Baghdad una conferma delle loro preoccupazioni. Il 25 settembre, data del voto referendario, in tutte le zone sotto controllo curdo c’è stata una schiacciante maggioranza per la secessione dall’Iraq.

Il voto è stato giudicato incostituzionale da Abadi. Per il governo regionale curdo (Krg) è un voto del tutto legittimo.

Il premier al-Abadi ha spiegato l’avvio dell’offensiva su Kirkuk definendo l’operazione come “necessaria per salvaguardare l’unità del Paese che è a rischio secessione”.

La mappa della Bbc è esemplificativa:
Map showing Iraqi Kurdistan and areas controlled by Kurdish forces

Secondo il governo di Baghdad, i peshmerga curdi si sono ritirati senza combattere. Un cameraman della Bbc invece descrive combattimenti nella zona sud di Kirkuk.

La Turchia intanto potrebbe fare la stessa cosa nei confronti della sua minoranza curda. Il governo di Ankara ha fatto sapere di essere pronto a cooperare con quello di Baghdad per mettere fine alla presenza del Pkk nel territorio iracheno.
Iraqi forces near an oil facility in Kirkuk, Iraq (16 October 2017)

La provincia di Kirkuk è ricca di petrolio. La città a maggioranza curda è però abitata anche dalle minoranze turkmene e arabe. L’intervento militare è stato deciso dal Parlamento iracheno.

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