L’Iraq ha cominciato all’alba la grande offensiva per liberare Mosul dall’Isis. L’esercito iracheno è supportato dai peshmerga curdi e dalle milizie sciite.
Dopo oltre un anno di preparazione, è cominciata la grande offensiva in Iraq per liberare la città di Mosul dall’Isis. Mosul è considerata la roccaforte dello Stato Islamico in Iraq, il punto in cui si concentrano i centri di potere e i luogotenenti del Califfo.
Iraq pronto a grande offensiva su Mosul
L’esercito iracheno ha attaccato la città di Mosul, situata nella parte settentrionale dell’Iraq, all’alba. Allo stesso tempo, le forze curde irachene, alleate dell’esercito di Baghdad, hanno preso il controllo dei paesi situati a est di Mosul. I miliziani curdi, cosiddetti peshmerga, sono avanzati con mezzi militari verso la parte orientale della città, liberando i piccoli centri senza trovare molta resistenza.
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La notizia dell’offensiva l’ha data in prima persona alla televisione irachena il premier Haidar al-Habadi. Si tratta della più grande battaglia contro lo Stato Islamico da quando l’Isis ha occupato gran parte dell’Iraq nord-occidentale più di due anni fa.
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L’intera operazione militare punta a cacciare gli uomini dell’Isis da Mosul, liberando il milione di abitanti della città. Sono decine di migliaia i militari iracheni, insieme a combattenti delle tribù sunnite, miliziani sciiti, peshmerga curdi, unità di antiterrorismo che stanno conducendo l’offensiva militare. L’aviazione della coalizione anti-Isis a guida Usa sta supportando le operazioni militari.
Isis, esercito Iraq pronto ad attaccare Mosul
Mosul è la seconda città più grande dell’Iraq dopo Baghdad. Si trova a 250 miglia a nord della capitale irachena ed è qui che il leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, si è autoproclamato Califfo dello Stato Islamico.
I peshmerga curdi hanno fatto sapere che non entreranno in città per non creare tensioni con le altre etnie. I peshmerga sono arrivati a 7 km da Mosul ma lasceranno il passo all’esercito iracheno per non alimentare tensioni dentro la città.
Sarebbe interessante sapere la composizione delle forze in campo, gli armamenti e quant’altro si è sempre scritto e letto in occasione di ogni guerra. Questa dell’ISIS é una guerra volutamente anomala. Chi sarebbe questo sedicente califfato? Che interessi rappresenta oltre i propri? Quale ideologia lo ispira? Stiamo parlando di una grossa banda di ladri di petrolio o di un’armata guidata e organizzata? Di che mezzi e armamenti dispone? Quanti (presumibilmente) uomini la compongono? Quali mezzi d’informaxione seguono la battaglia sul campo? Se nessuno risponde o puó rispondere a queste domande viene il serio e fondato dubbio che quslcosa di strano stia accadendo a nostra insaputa