Nel Paese africano si votava per la riforma della Costituzione che permette al presidente uscente di candidarsi per un altro mandato.
Scontri violenti e incidenti con un morto in Guinea dove ieri si votava la riforma costituzionale voluta dal presidente uscente Alpha Condè. Come in molti Paesi africani, ma anche nella stessa Russia, l’elite politica al potere ha giocato la carta di estendere la possibilità di candidatura oltre al limite di mandati previsti dalla Costituzione. Nel caso della Guinea, i mandati consentiti sono due di sei anni. La riforma della carta costituzionale prevede di estendere di un altro mandato da sei anni la possibilità di candidatura del presidente uscente. Il referendum di ieri, previsto dalla Costituzione in caso di modifica, è avvenuto nonostante la diffusione del Coronavirus nello Stato africano, che conta già due casi registrati. Condé è stato eletto presidente della Guinea dal 2010.