L’uomo più potente della Georgia ha vinto le elezioni parlamentari il 26 ottobre, secondo i primi risultati ufficiali, una vittoria che i politici dell’opposizione hanno rifiutato di riconoscere, accusandoli di “falsificazione”.
Il fondatore miliardario del partito al governo Sogno Georgiano Bidzina Ivanishvili, l’opposizione e i diplomatici stranieri avevano presentato le elezioni come un momento spartiacque che avrebbe deciso se la Georgia si sarebbe avvicinata all’Occidente o si sarebbe rivolta alla Russia durante la guerra in Ucraina.
Se confermata, la vittoria del Sogno Georgiano si sarebbe rivelata un duro colpo per quei georgiani che sperano in una maggiore integrazione con l’Europa in un voto pubblicizzato come una scelta tra l’Occidente e la Russia.
I primi risultati ufficiali con il 70% dei seggi scrutinati, che rappresentano la maggioranza dei voti espressi, hanno mostrato che il partito al governo ha ottenuto il 53% dei voti, ha affermato la commissione elettorale. I risultati non includono la maggior parte delle schede espresse dai georgiani che vivono all’estero.
I partiti di opposizione hanno contestato i risultati delle elezioni in una conferenza stampa tenutasi nelle prime ore di domenica e hanno affermato che non li avrebbero accettati.