Il candidato Fernandez sconfigge il presidente uscente Macri. In Argentina ritorna il peronismo. La ex-presidente Cristina de Kirchner sarà la vice.
L’Argentina ritorna al peronismo. Nelle elezioni presidenziali il candidato Alberto Fernandez, peronista di centro-sinistra, ha vinto al primo turno. Ha sconfitto il presidente uscente Maurizio Macri, ottenendo il 47,80% dei voti contro il 40,69% dello stesso Macri. In termini assoluti si tratta di 1,7 milioni di voti. La ex-presidente peronista Cristina Fernandez de Kirchner sarà la vice del neo-presidente. A Buenos Aires c’è stata la più grande affermazione del partito di Fernandez dove il suo candidato ha ottenuto il 51,98% quello di Macri. Fernandez e il nuovo Congresso prenderanno servizio il 10 dicembre.
Il dibattito politico elettorale è stato dominato dalla questione economica di un Paese che ha un disoccupato su dieci. Gli argentini hanno quindi scelto il candidato che hanno ritenuto più credibile a uscire dalla crisi. Macri aveva promesso la “povertà zero”, ma in quattro anni di governo la crisi è peggiorata.
L’Argentina si ritrova con una recessione per il 2019 del 2,7%, una netta crisi industriale, un aumento della disoccupazione e della povertà che coinvolge oltre un terzo degli argentini. E infine una inflazione irrefrenabile (quasi il 60%) che strozza i salari e provoca una costante svalutazione del peso.