di Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno.
Dal 29 al 30 novembre 2022 si svolge in Romania la riunione dei ministri degli esteri dei paesi membri della NATO. L’evento sarà ospitato dal Ministro degli Affari Esteri della Romania, Bogdan Aurescu, insieme al Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg. Va notato che al vertice sono stati invitati anche l’Ucraina, la Repubblica di Moldavia, la Georgia, la Finlandia, la Svezia, la Bosnia ed l’Erzegovina.
Strutturata in quattro sessioni – l’attuazione delle decisioni assunte al vertice NATO di Madrid, la situazione della guerra in Ucraina, la sicurezza energetica, i rapporti con gli Stati partner – l’incontro arriva dopo un momento storico – il vertice di Madrid – dove decisioni estremamente importanti sono state adottate nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina, che erano principalmente volti a rafforzare il fianco orientale e rafforzare la capacità di deterrenza e di difesa dell’Alleanza del Nord Atlantico.
Secondo Bogdan Aurescu, ministro degli Esteri rumeno, questo incontro ministeriale della NATO “dà un segnale importante riguardo al profilo e ai contributi della Romania all’interno della NATO e allo stesso tempo fornisce un messaggio sull’importanza del fianco orientale, l’importanza del Mar Nero come zona strategica”.
Ricordiamo che alla luce degli sforzi della Romania al vertice di Madrid del giugno 2022, il “Nuovo Concetto Strategico” della NATO menziona che il Mar Nero è “un’area di importanza strategica”. Ecco perché anche gli Stati partner della regione del Mar Nero sono stati invitati alla riunione della NATO a Bucarest, il 29-30 novembre 2022. In tale contesto, va sottolineato che sarà la prima riunione della NATO a cui parteciperà anche la Repubblica di Moldavia.
Essendo non solo un beneficiario ma anche un fornitore di sicurezza all’interno della NATO, la Romania ha svolto negli ultimi anni una diplomazia proattiva la cui coordinata principale è rappresentata dall’aumento della visibilità non solo all’interno della NATO e dell’UE ma anche a livello internazionale. La coerenza mostrata in tutte le riunioni internazionali in materia di sicurezza regionale e globale ha conferito alla Romania un profilo diplomatico sempre più chiaramente definito.