Il Sudan ha il nuovo premier

Dopo mesi di tensioni e di governo militare, il Sudan ha nominato il Consiglio Sovrano che guiderà la transizione e il premier: Abdalla Hamdoc.

Il Sudan ce l’ha fatta. Come concordato con la firma dell’intesa tra governo militare e opposizione, oggi è stato formato il Consiglio Supremo che dovrà guidare la transizione ed è stato nominato il premier che dovrà traghettare il Paese per i prossimi tre anni verso un assestamento democratico. Il nuovo premier è Abdalla Hamdoc, già diplomatico di carriera. Sono così stati confermati i rumor delle scorse settimane che lo davano come il più probabile per ricoprire la difficile carica di primo ministro nel Sudan post-Bashir. Notiziario Estero aveva anticipato il possibile incarico in questo post. Tra le priorità di quello che sarà il suo governo ci sono il superamento della crisi economica che morde il Paese e la stabilizzazione politica e sociale del Sudan. Un compito difficilissimo ma Hamdoc potrebbe farcela data l’autorevolezza che gli deriva da anni in diplomazia e la credibilità che si è guadagnato in campo internazionale. Il neo premier ha già annunciato alla stampa che lo slogan del movimento di opposizione “Libertà, pace e giustizia” formerà il programma del periodo transitorio di tre anni. Intanto, nella stessa giornata è stato costituito il Consiglio Sovrano, l’organo che deve guidare la transizione e supervisionare il potere militare. Il Consiglio è formato da 11 membri, cinque militari, cinque civili e uno scelto tra le due parti. I suoi compiti principali sono la direzione della politica nazionale e il comando delle forze armate. I cinque militari sono: Abdel Fattha al- Burhan, che ha guidato il consiglio militare transitorio dal colpo di Stato contro il presidente Bashir; Mohamed Hamdam Dagalo, già vice di Burhan; Shams al dim Kabbashi, portavoce del governo militare; Yasir al Atta; Ibrahim Jabir Karim. I cinque civili sono invece: Aisha Mousa; Siddig Tower; Mohamed Elfaki Suleiman; Hassan Sheikh Idris; Taha Othman Ishaq. I membri del Consiglio Sovrano hanno prestato giuramento poche ore dopo la loro nomina. Ora comincia la fase più complessa. Come ha detto un esponente del movimento dei manifestanti: “Siamo entrati nella fase più difficile, quella delle riforme e della ricostruzione politica e sociale”.

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