I Ceo di aziende russe e cinesi hanno discusso segretamente sulla costruzione di un tunnel sottomarino che colleghi la Russia alla Crimea. I servizi di sicurezza ucraini hanno intercettato e-mail russe e cinesi e le hanno trasmesse al Washington Post. Da queste emerge che una delle più grandi società di costruzioni cinesi ha manifestato la sua volontà di partecipare al progetto. I colloqui sono stati avviati dalle crescenti preoccupazioni russe sulla sicurezza di un ponte, lungo 11 miglia, attraverso lo stretto di Kerch che è servito come linea logistica chiave per l’esercito russo. La fattibilità del tunnel, secondo esperti statunitensi, è tutta da verificare sia per i costi che potrebbero ammontare a miliardi di dollari sia perché i lavori durerebbero anni, per di più in una zona di guerra.
Il progetto, nota il quotidiano statunitense, comporterebbe anche rischi politici e finanziari per la Cina, che non ha mai riconosciuto ufficialmente l’annessione della Crimea da parte della Russia, e le cui aziende potrebbero rimanere intrappolate nelle sanzioni economiche che gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno imposto a Mosca.
Il progetto del tunnel sottomarino dalla Russia alla Crimea
