Notiziario Estero -Hernandez, presidente dell’Honduras, avrebbe utilizzato 1,5 milioni di dollari per finanziare la sua campagna elettorale del 2013.
Migliaia di honduregni sono scesi in piazza a Tegucigalpa per chiedere le dimissioni del presidente dell’Honduras Juan Orlando Hernandez. Le proteste, nate per contestare l’annunciata riforma sulla sanità e il sistema scolastico, si sono trasformate in un coro unanime contro il presidente. A scatenare i manifestanti è stata la pubblicazione di un rapporto di un giudice distrettuale di New York. Il documento riporta l’accusa contro il presidente Hernandez di avere accettato 1,5 milioni di dollari da un narcotrafficante per finanziare la campagna elettorale del 2013. Il magistrato newyorchese, Geoffrey S. Berman, ha fatto un’inchiesta durata anni su narcotraffico e politica in Honduras. Un’indagine che inquieta il mondo politico del Paese e, soprattutto, il presidente Hernandez. Suo fratello, Antonio Tony Hernandez, è stato arrestato nel novembre 2018 con l’accusa di collusioni con i trafficanti di droga. Per il presidente le accuse sono false e le rinvia al mittente. E rilancia: “Le accuse sono una vendetta dei narcotrafficanti contro di me”.