Il Ministro degli Esteri britannico ha lanciato la proposta di una nuova infrastruttura di collegamento tra Francia e Gran Bretagna. Ma sono in tanti a avere dubbi, inclusa Teheresa May.
Boris Johnson, ex-sindaco di Londra e attualmente Ministro degli Esteri britannico, vuole realizzare un ponte lungo 35 km sulla Manica per collegare Dover a Calais.
Il capo del Foreign Office ne ha parlato con il Presidente francese Emmanuel Macron il 18 gennaio scorso. “E’ assurdo che due tra le più grandi economie al mondo siano collegate solo da una linea ferroviaria che passa sotto il mare”, ha detto Johnson.
Il ponte di Boris per ora ha avuto solo reazioni scettiche. Inclusa Teheresa May, premier della Gran Bretagna.
Proprio da Downing Street è arrivata la prima doccia fredda per Boris Johnson. Alle richieste della stampa britannica che chiedeva se il Primo Ministro fosse favorevole alla proposta del ponte, il portavoce di Theresa May ha dichiarato che al momento non esistono progetti specifici. Una risposta che è stata interpretata come un no diplomatico.
Ma non c’è solo la May a manifestare il proprio scetticismo. La potente e influente Uk Chamber of Shipping – una sorta di Camera di Commercio dell’industria marittima che conta 180 industrie del settore- ha espresso le sue riserve.
La Road Haulage Association è un’associazione di categoria delle aziende di trasporto su strada e degli operatori di logistica merci. Il loro giudizio è chiaro. I costi per realizzare un’opera simile sono altissimi a fronte dei benefici che se ne ricaverebbero. Secondo l’amministratore delegato Richard Burnett, riporta il Guardian, si spenderebbero meno soldi a sistemare le strade percorse dai tir britannici.
Lo scetticismo espresso da diversi operatori è legato al fatto che il Canale della Manica è il tratto di mare più trafficato al mondo da navi commerciali. Ogni giorno lo attraversano circa 500 cargo. I lavori eventuali di realizzazione del ponte creerebbero disfunzioni a questo traffico commerciale.
Non c’è al momento alcuna valutazione dei costi. Un paragone si può fare con il ponte che collega Macao a Hong Kong, che è lungo 55 km (molto più quindi di quello proposto da Johnson) e che è costato 12 miliardi di sterline.