Il nuovo ticket tedesco del trasporto pubblico va

Milioni di tedeschi hanno già acquistato il nuovo ticket del trasporto pubblico. Con 49 euro al mese in Germania si può viaggiare su tutti i treni locali e regionali, su bus e metropolitana. Sono esclusi solo i treni a lunga percorrenza.

E’ la via tedesca per convincere a lasciare l’auto a casa. La risposta è stata più che positiva. Dal 2 maggio, quando sono cominciate le vendite del ticket, tre milioni di cittadini hanno acquistato il biglietto mensile.

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso grande soddisfazione, definendo un successo l’operazione. Il ticket è molto di più di un successo. E’ di per sé una rivoluzione di mobilità sostenibile, che mette ordine nell’offerta ingarbugliata dei biglietti da viaggio tedeschi. Prima della sua introduzione, esistevano svariate tipologie che rendevano difficile capire quale fosse la più conveniente.

Il sistema funziona perché c’è in Germania un sistema di trasporto pubblico efficiente. I ritardi sono l’eccezione e non la regola. Un ticket mensile che costa poco più di un caffè al giorno rende appetibile spostarsi con i mezzi pubblici. Complice di questo è anche il costo di benzina e diesel.

Nei piani di Berlino c’è soprattutto un obiettivo importante. L’abbattimento delle emissioni di Co2 e il contributo a tenere entro i limiti la temperatura terrestre. La Germania ha capito che la vera sfida parte dalla mobilità. Più gente mandi su treni e bus, più è probabile che si rispettino gli obiettivi Onu sul clima per il 2030 e il 2050.

A Berlino sanno bene di essere il primo paese europeo per emissioni (dopo la Russia) con 665,88 tonnellate nel 2022, secondo i dati del Cop 27 dell’Onu. E dal governo vogliono correggere il tiro. E presentarsi al prossimo Cop dell’Onu con misure credibili sulla lotta al cambiamento climatico. Non male per un Paese che nel 2022 aveva visto aumentare il ricorso al carbone, che abbandonerà però del tutto nel corso del 2023.

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