Il negoziato in Svezia sullo Yemen

Inizia il negoziato in Svezia sullo Yemen. E’ il secondo tentativo di far sedere attorno a un tavolo le parti coinvolte nel conflitto.

Il negoziato in Svezia sullo Yemen è iniziato. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, le parti coinvolte nel conflitto yemenita tornano a sedersi attorno a un tavolo per discutere una tregua e un percorso di pace per il Paese arabo. L’ultimo negoziato, fallito, ha avuto luogo lo scorso settembre a Ginevra.

I colloqui di pace provano a mettere fine a quasi quattro anni di guerra civile nel Paese. Per l’inviato speciale dell’Onu, Martin Griffiths, il negoziato in Svezia sullo Yemen rappresenta “una pietra miliare importante” per il Paese. Il team delle Nazioni Unite sta lavorando a stretto contatto con le due delegazioni sedute al tavolo negoziale: quella del governo yemenita e quella dei ribelli Houthi, sciiti vicini all’Iran.

Ecco cosa è emerso nel primo giorno di colloqui.

Scambio prigionieri

Nel primo giorno le parti hanno sottoscritto un accordo per lo scambio di prigionieri. Grazie a questo, migliaia di famiglie potranno finalmente riunirsi. La guerra in Yemen ha causato una delle peggiori crisi umanitarie dei nostri tempi. I morti in combattimento sono migliaia, mentre milioni di persone soffrono la fame.

Porto di Hudaydah

Un tema al centro della discussione è stato quello di prevenire combattimenti per il Porto di Hudaydah, sul Mar Rosso, controllato dai ribelli Houthi. Durante il negoziato in Svezia sullo Yemen, le autorità yemenite hanno chiesto il ritiro dei ribelli sciiti dal porto di Hudaydah e di riportare il controllo dello scalo marino sotto il governo.

Aeroporto di Sanaa

Un capo dei ribelli Houthi ha minacciato di bloccare tutti i voli dall’aeroporto internazionale della capitale yemenita. Inoltre, ha impedito ai voli  Onu di atterrare nell’aeroporto internazionale nella capitale yemenita fino a quando i negoziati non porteranno a aprire lo scalo a tutti i voli passeggeri.

Leave a Reply