Sono almeno 20 i morti uccisi da militanti separatisti in un villaggio del Camerun vicino al confine con la Nigeria. Secondo un sindaco della zona, Ekwalle Martin, citato dalla Bbc, ci sono anche altre 60 persone ferite. Il raid è avvenuto nel villaggio di Obonyi II nella regione sud-occidentale. Testimoni raccontano alla Agence France Press che i separatisti pretendevano che gli abitanti li pagassero mensilmente. Al loro rifiuto sono stati uccisi. La notizia del massacro in Camerun arriva nel giorno in cui l’esercito camerunense ha annunciato la liberazione di una senatrice rapita e tenuta ostaggio. Si tratta di Elizabeth Regina Mundi, sequestrata a aprile 2022 nella regione nord-occidentale, dove i separatisti anglofoni hanno organizzato una campagna armata per staccarsi dal Paese prevalentemente di lingua francese. L’International Crisis Group scrive che dal 2017 più di 6.000 persone sono state uccise e più di 700.000 sfollate negli scontri tra militanti e forze di sicurezza. Il Camerun è stato spesso al centro dell’attenzione di Boko Haram, il gruppo integralista nigeriano che ha giurato fedeltà all’Isis.