Il Marocco ci prova: i liberali battono gli islamisti alle elezioni legislative

In Marocco arretrano gli islamisti. I liberali fanno il pieno. Dopo dieci anni di governo, il partito islamico moderato perde le elezioni. Le ragioni della sconfitta.

In Marocco si rovesciano i rapporti di potere dentro il Parlamento. Il Partito del Raduno Nazionale degli Indipendenti (Rni), di orientamento liberale, ha vinto le elezioni per l’assemblea legislativa che si sono svolte l’8 settembre, aggiudicandosi 97 seggi. Arretrano invece gli islamisti moderati rappresentati dal Partito della Giustizia e dello Sviluppo che ottiene solo 12 seggi. Si colloca al secondo posto il Partito dell’Autenticità e Modernità con 82 seggi, mentre l’Unione Socialista ottiene 35 seggi. Seguono il Partito del Movimento Popolare con 26 seggi e quello del Progresso e del Socialismo con 20. Affluenza al 50,35%. I seggi disponibili nel Parlamento marocchino sono 395.

Il risultato elettorale segna una pesante sconfitta per il partito degli islamisti, che hanno vinto le due precedenti elezioni legislative (si vota ogni cinque anni) e guidano il governo marocchino.

Il successo del Rni, un raggruppamento di forze liberali, è arrivato dopo una campagna elettorale intensa che ha fatto andare alle urne solo poco più della metà degli aventi diritto. L’arma vincente della campagna elettorale del Rni è stata la proposta di raddoppiare la spesa sanitaria e di creare milioni di posti di lavoro. Guidati dal miliardario marocchino Aziz Akhannuch, già Ministro per l’agricoltura, i liberali hanno saputo sfruttare il malcontento popolare verso il governo giudicato troppo autocratico.

La primavera araba del 2011 aveva convinto il re Mohammed IV a fare concessioni che prevedevano più poteri per parlamento e governo. In realtà, molte prerogative istituzionali sono rimaste nelle mani del sovrano. Da qui la protesta di alcuni settori della società marocchina, come la classe media che ha rappresentato l’elettorato del partito islamista e che ora sembra avere girato le spalle al partito.

Nella corsa per il parlamento marocchino si sono presentate 32 liste. La campagna elettorale ha toccato molto le zone rurali della campagna marocchina e i villaggi più lontani. I politici del Marocco hanno capito che potevano trovare nuovi mercati elettorali con riserve di elettori poco coinvolti nel mondo rurale, spesso escluso dalla vita politica. E’ qui che si trova quasi la metà dell’elettorato marocchino. Se il rovesciamento del potere in Marocco è arrivato davvero dal voto nelle zone rurali, i liberali avranno molto da lavorare per mantenere questa piccola rivoluzione.

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