Il Paese africano vota per il referendum costituzionale. La riforma prevede una seconda camera dei rappresentanti e più poteri al presidente.
Il Mali sta votando un referendum per una nuova Costituzione che avvierebbe il processo di ritorno del paese al governo civile democratico. La giunta militare che ha preso il potere nel 2020 ha messo in atto un secondo colpo di stato nove mesi dopo, scontenta dei civili alla guida di un governo provvisorio che aveva installato. Il leader golpista Colonnello Assimi Goïta ha poi assunto la carica di presidente e da allora ha accettato di passare a un governo eletto all’inizio del prossimo anno. La Costituzione revisionata include una nuova seconda camera di rappresentanti per aumentare la rappresentanza in tutto il Mali, che è stato colpito dalla violenza jihadista e da altre insicurezze da più di un decennio. L’opposizione contesta che i militari non avevano il diritto di sovrintendere alla riscrittura della Costituzione che, se approvata, lascerebbe al presidente troppo potere. Hanno diritto al voto circa 8,4 milioni di persone e i risultati sono attesi entro 72 ore.