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Il fronte orientale della Nato è unito di fronte alla minaccia russa

Il fronte orientale della Nato unito contro la Russia

Il vertice dei nove paesi del fianco orientale della Nato è coeso contro la Russia. Biden: “difenderemo ogni centimetro”. Stoltenberg: “Putin vuole terza guerra mondiale”.

Il formato di Bucarest, o B9, riunisce i paesi del fronte orientale della Nato: Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria, Slovacchia, Ungheria. Il vertice si è riunito a Varsavia alla presenza del presidente Usa Joe Biden e del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

La riunione ha lanciato un segnale chiaro: il fronte orientale della Nato è unito di fronte alla minaccia russa. Biden ha espresso il sostegno americano a quella che considera la prima linea dell’Alleanza Atlantica. Il presidente Usa ha assicurato che “difenderemo ogni centimetro del territorio Nato”. E’ un chiaro richiamo all’articolo 5 dello Statuto dell’alleanza militare che fa scattare il meccanismo dell’autodifesa collettiva.

Ha ricordato come il B9 nacque a Bucarest nel 2014 proprio all’indomani del colpo di mano russo in Crimea. Ora, ha detto Biden, a un anno dall’aggressione della Russia all’Ucraina, è più che mai importante ribadire l’unità dentro la Nato e quella del suo blocco orientale. Per il capo di Stato americano in gioco non c’è solo l’Ucraina ma il principio della libertà.

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Il segretario Stoltenberg ha evidenziato l’importanza di continuare a sostenere Kiev. La Russia non sta lavorando per la pace, ha detto, Putin si sta preparando per la guerra mondiale. E ha ricordato il processo di aggressione russa in Europa: la Georgia nel 2008, la Crimea nel 2014 e l’Ucraina nel 2022. La Russia in sostanza sta minacciando la sicurezza europea. E va fermata.

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