Site icon Notiziario Estero

Corea: il dialogo tra Nord e Sud spiegato in cinque punti

I segnali di disgelo internazionale tra Seul e Pyongyang ci sono. Sì alla delegazione nordcoreana ai giochi olimpici invernali in Corea del Sud. Sì a aprire un dialogo militare.

Se comincia così il 2018 si prospetta un anno positivo per la politica internazionale. Per chi segue l’estero, fino a due mesi fa sembrava impossibile vedere la Corea del Nord e del Sud dare segnali di disgelo e dialogare.

Erano due anni che Seul e Pyongyang non avevano un colloquio a livello politico. L’incontro è avvenuto oggi nel villaggio di confine di Panmunjon, all’interno della zona demilitarizzata. Ci si è arrivati a seguito della proposta lanciata dalla Corea del Sud lo scorso 2 gennaio. Il governo sudcoreano aveva colto l’occasione di un segnale di riconciliazione mandato dal leader nordcoreano Kim Jong-un nel discorso di capodanno. E così ha proposto un incontro per valutare la partecipazione della squadra di Pyongyang ai giochi olimpici invernali.

Kim ha accettato la proposta e il vertice di oggi ha segnato una svolta nelle relazioni non solo tra i due Paesi ma anche per la politica internazionale. La Corea del Sud era rappresentata dal primo ministro Cho Myoung-gyon, mentre quella de Nord dal  premier nordcoreano Ri Son-Kwon.

Ecco cosa è successo nel vertice di Panmunjon in cinque punti.

  1. La Corea del Nord ha detto sì alla partecipazione di una delegazione sportiva ai giochi olimpici invernali. Il team sarà composto non solo da atleti ma anche da tifosi, gruppi di artisti e funzionari governativi. Seul ha proposto a sua volta che le squadre della Corea del Nord e Sud sfilino insieme alla cerimonia di inaugurazione e di chiusura con il tifo dei sostenitori nordcoreani;
  2. Entrambe le delegazioni hanno concordato sull’idea di avviare un “dialogo militare di alto livello per stemperare le tensioni attuali”. Nel comunicato congiunto si scrive di ripristinare una linea di comunicazione tra i due eserciti;
  3. Il governo sudcoreano ha proposto di riavviare il percorso per riunire le famiglie rimaste separate dalla guerra di Corea del 1950. La ripresa del dialogo dovrebbe avvenire in coincidenza con il capodanno lunare, che cade a febbraio.
  4. La Corea del Sud ha raggiunto con l’accordo un obiettivo importante. Quello di ottenere il via libera di Kim a fare partecipare una delegazione ai giochi invernali. In questo modo, Seul ha avuto da Pyongyang un’assicurazione sul rischio di test missilistici o nucleari. Difficilmente, la Corea del Nord si metterà a testare o lanciare missili durante i giochi olimpici invernali.
  5. Secondo numerosi analisti (Notiziario Estero ha fatto una ricerca approfondita nel web n.d.r) l’apertura mostrata dalla Corea del Nord potrebbe portare a riaprire la Corea del Nord al turismo dei sudcoreani, e riattivare la zona industriale di Kaesong dove le imprese di Seul davano lavoro a migliaia di nordcoreani prima che l’area industriale venisse chiusa nel 2016 a seguito delle tensioni politiche.

In questo contesto che, almeno per ora sembra florido, c’è una nota negativa o di colore. I ministri della difesa di Stati Uniti e Giappone, James Mattis e Itsunori Onodera, hanno comunicato che si continui a esercitare la pressione sulla Corea del Nord per fronteggiare le “azioni provocatorie e le minacce”. Una dichiarazione che non poteva essere fatta in un momento migliore da chi sta pensando a piani di guerra. A pensare male si fa peccato, ma ogni tanto …

Ovidio Diamanti

Exit mobile version