Notiziario Estero

Il Califfo Al Baghdadi è nascosto a Mosul?

Verso la fine del Califfato dell'Isis?

Il capo dello stato islamico è stato ferito gravemente durante un raid aereo dello scorso marzo
Il leader dell’Isis Al Baghdadi

Mentre la battaglia su Mosul infuria e nelle strade strette e polverose della città irachena stanno arrivando le forze regolari irachene insieme alle milizie sciite e alle forze curde di supporto, c’è chi dice che proprio in questa città sarebbe nascosto il sedicente Califfo Al Baghdadi.

In molte occasioni erano state fatte varie ipotesi sulla sorte del capo del sedicente Stato islamico, e più di una volta era stata data per certa la sua morte dovuta ai raid aerei della coalizione internazionale a guida statunitense oppure ad avvelenamento da parte di alcuni comandanti che volavano scavalcarlo e prendere il potere e il predominio sull’organizzazione terroristica.

Se la notizia fosse veramente confermata sarebbe davvero la fine per l’Isis, che ha puntato quasi tutto sul carisma di Al Baghdadi che viene osannato dai suoi uomini come capo militare e soprattutto spirituale, perché nell’Islam spesso potere temporale e potere religioso coincidono.  

I miliziani jihadisti hanno nascosto in tutta la città e nelle case abbandonate in seguito alla fuga dei proprietari molte trappole esplosive per rallentare l’avanzata dell’esercito regolare iracheno e il lavoro degli artificieri è molto delicato e complesso, visto che si tratta di ordigni improvvisati molto instabili. Si calcola che i jihadisti rimasti in città siano circa 6000 e per trovarli a catturarli tutti bisognerà rastrellare ogni singola casa, senza contare che ci sono moltissimi civili , forse un milione, tenuti come ostaggi e scudi umani da liberare.

I bambini stanno pagando il prezzo più alto di questa guerra che non capiscono e che li ha privati di tutto, molto spesso anche dei genitori e degli affetti più cari; secondo Save the children sarebbero almeno 600000 i minori non accompagnati che giungono nei campi profughi bisognosi di tutto. L’organizzazione umanitaria sta organizzando per loro aiuto psicologico e scuole di fortuna perché possano continuare gli studi e avere una istruzione adeguata, ma non sarà facile per questi bambini e ragazzi superare i traumi della guerra.

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