E’ il primo Stato africano a uscire dal Trattato di Roma che istituì nel 1998 la Corte Penale Internazionale.
Il Burundi ha deciso di abbandonare il Tribunale Penale Internazionale. La ex-colonia tedesca e belga è il primo Stato africano a scegliere di uscire dal Trattato di Roma che nel 1998 diede vita alla prima Corte Penale Internazionale della storia.
Che prima o poi qualche Paese africano avrebbe fatto questo passo era nell’aria da alcuni anni. Non era una novità che le leadership africane vivessero con fastidio e sofferenza gli interventi del Tribunale dell’Aja nei loro affari interni.
L’avvio della procedura di uscita del Burundi era stata comunicata un anno fa alle Nazioni Unite dal governo. La mossa di Bujumbura è stata seguita anche da Sudafrica e Gambia.
La decisione del governo burundese dà un duro colpo al sistema della giustizia penale internazionale e alla sua architettura. Quello del Burundi è un precedente che può trascinare con sé una larga parte dell’Africa. Il Paese era sotto inchiesta della Corte Penale Internazionale per l’uccisione di 430 persone nelle proteste seguite all’annuncio del presidente uscente Pierre Nkurunziza di candidarsi per il terzo mandato, vietato dalla Costituzione.