Notiziario Estero – Per i russi la fine delle ostilità a Idlib dipende dalla Turchia. Mosca conferma l’appoggio al governo siriano di Assad.
La Russia parla chiaro e non le manda a dire al partner turco. Il Cremlino ha comunicato oggi che la Turchia ha la responsabilità di fermare i ribelli assediati nella provincia siriana di Idlib. Per i russi, il governo di Ankara può impedire che i miliziani sparino su civili e verso obiettivi della Russia. Mosca ha anche ribadito il proprio sostegno all’offensiva sulla città siriana condotta dal governo del presidente Bachar al-Assad. Questo nonostante le proteste dei turchi.
Russia e Turchia: nessuna offensiva a Idlib
L’offensiva russo-siriana dell’ultimo mese a Idlib è la più grande escalation militare tra l’esercito di Damasco e ribelli anti-Assad. Un conflitto dentro la guerra siriana che rischia di causare una crisi umanitaria con migliaia di persone in fuga verso la frontiera turca per i raid aerei.
Il presidente della Turchia Recep Tayyp Erdogan ha detto ieri giovedì 30 maggio al presidente Vladimir Putin che vuole raggiungere un cessate il fuoco a Idlib per impedire una carneficina tra i civili e un flusso incontrollato di rifugiati verso i suoi confini. Un colloquio telefonico tra i due presidenti durante il quale Erdogan ha anche detto a Putin di volere una soluzione politica per la Siria.
Erdogan si è anche lamentato con il leader russo per il suo sostegno all’offensiva militare dell’esercito di Damasco nella regione nord-orientale della Siria, roccaforte dei ribelli anti-Assad sostenuti dalla Turchia.
La Russia ha anche denunciato il lancio di razzi e attacchi con Droni provenienti da Idlib contro la sua base aerea di Hmeymim. La questione di Idlib ha messo più volte a rischio le relazioni tra Russia e Turchia. Lo scorso settembre, i due Paesi hanno negoziato un accordo per la creazione di una zona demilitarizzata necessaria a bonificare le armi pesanti e isolare i miliziani jihadisti.