Cala del 35% il turismo fuori dai confini nazionali
Il numero dei turisti russi che viaggiano all’estero diminuisce notevolmente a causa dell’abbassamento dei prezzi del petrolio, del deprezzamento del rublo e delle sanzioni internazionali imposte dopo la crisi ucraina. Secondo i dati dell’Ator (associazione degli operatori turistici russi), nel 2014 la domanda di turismo internazionale si è ridotta del 35% mentre quella nazionale è aumentata di un terzo. Secondo l’Ator, la caduta del rublo ha fatto aumentare di molto le tariffe dei voli aerei internazionali rendendo più difficile gli spostamenti. I russi, secondo l’Ator, sono soliti trascorrere le vacanze in Paesi come Italia, Francia, Austria ma anche Egitto, Turchia, Tailandia e Bali. I russi delle zone più orientali sono soliti viaggiare in Cina, India o Tailandia. I prezzi, secondo l’associazione, sono cresciuti di una volta e mezzo o due volte rispetto allo scorso settembre.