I militari al governo della Guinea dopo un colpo di Stato, accusano l’ex-presidente Condé di corruzione.
La giunta militare che nel settembre 2021 ha fatto il colpo di Stato in Guinea, ha messo formalmente sotto accusa l’ex-presidente Alpha Condé. Il governo golpista lo accusa di corruzione nell’ambito di un’inchiesta più grande che coinvolge 188 persone per reati di arricchimento illecito, appropriazione indebita di fondi pubblici, riciclaggio di denaro.
I militari al governo della Guinea Conarky, da non confondere con la vicina Guinea Bissau dove c’è stato un colpo di Stato a febbraio 2022, stanno tentando di incriminare tutti coloro che ruotano attorno all’ex-presidente. Hanno fatto della lotta alla corruzione il loro cavallo di battaglia comunicativa.
Alpha Condé è stato presidente della Guinea dal dicembre 2010 al 5 settembre 2021 quando fu costretto a dimettersi dai militari. Professore universitario a Parigi di scienze politiche, si è sempre opposto al regime dittatoriale di Lansana Conté, sfidandolo due volte nelle elezioni presidenziali del 1993 e del 1998. Solo nelle consultazioni elettorali del 2010, che furono considerate libere e regolari, Condé è riuscito a ottenere l’elezione a presidente della Guinea.
Il colpo di Stato ha rovesciato Condé così come ha destabilizzato il Paese. La Guinea è collocata in un’area geografica africana ritenuta pericolosa per l’instabilità generata dai jihadisti operativi in tutta l’Africa nord-occidentale.