Russia vicina al collasso economico e politico? Alcuni commentatori ritengono che Mosca sia vicina a un tracollo politico ed economico. La situazione attuale mostra che i bei tempi andati della Russia di Putin non ci sono più. E il vuoto lasciato dalla potenza della Russia potrebbe avere ricadute pericolose.

Il presidente russo Vladimir Putin ha costruito su di sé l’immagine di persona invincibile. Ora però, Putin e la Russia appaiono stanchi e snervati, confusi e anche un po’ disperati.
Parte da qui il lungo articolo sulla crisi russa pubblicato sulla rivista americana Foreign Affairs.”Commentatori autorevoli russi e occidentali -scrive l’autore del servizio Alexander J. Motyl– sostengono che la Russia possa trovarsi sull’orlo di una crisi di stabilità, o peggio ancora di un tracollo”.
Questo rapido mutamento della percezione verso Mosca è sorprendente.
Fino all’anno scorso la Russia era percepita come un Paese in crescita economica, potente, e attore rilevante nelle partite internazionali. Mosca si crogiolava sul successo dell’annessione della Crimea e sull’aggressione nel Donbas, frutti di una nuova realpolitik che riportava la Russia ai fasti dei decenni passati. L’economia russa, sebbene in fase di stagnazione, era stabile.
La popolarità di Vladimir Putin era alta. Non solo in Russia ma anche in alcuni circoli politici e diplomatici occidentali.
Un anno dopo, c’è è rimasta solo la popolarità del presidente russo. I bei tempi se ne sono andati. Tutto il resto ha preso una piega negativa. La Crimea e il Donbass sono inferni economici e buchi di spesa per l’economia della Russia. La crisi con l’Ucraina è in una fase di stallo, i prezzi dei beni energetici stanno crollando e l’economia russa è in recessione. Inoltre, le misure di ritorsione messe in campo da Putin contro l’Ucraina, la Turchia e l’Occidente hanno solo danneggiato ulteriormente l’economia russa. E l’intervento militare in Siria potrebbe rivelarsi un incubo per i russi.
La Russia quindi, scrive Foreign Affairs, è in caduta libera. Un collasso politico-economico ridimensionerebbe sicuramente l’aggressività del gigante russo mostrata in questi anni. Ma potrebbe creare vuoti politici pericolosi.