Francia e Germania accusano i separatisti filorussi del Donbass di usare il pretesto del Coronavirus per ostacolare gli osservatori dell’Osce.
“Stanno usando la pandemia del Coronavirus come pretesto per ostacolare l’ingresso degli osservatori internazionali nel Donbass”. I ministri degli esteri di Francia e Germania accusano i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina, di bloccare gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa (Osce) impegnati nella missione di monitoraggio. Con una dichiarazione congiunta, i capi delle diplomazie di Berlino e Parigi, Heiko Mass e Jean-Yves Le Drian, hanno espresso la loro preoccupazione per le restrizioni che sono state imposte al personale Osce nel Donbass. Gli osservatori internazionali, hanno spiegato i due ministri, devono avere l’accesso senza ostacoli e in sicurezza nella regione che è al centro di un conflitto in Ucraina dal 2014. E la pandemia non deve essere la scusa per impedirne l’accesso e limitare le libertà di movimento. Un giorno fa le autorità separatiste del Donbass hanno confermato un caso di Coronavirus, ostacolando l’ingresso alla Missione Osce nella regione secessionista dopo che il governo ucraino aveva chiuso l’accesso al Donbass per la pandemia. Nella regione secessionista, però, si può accedere dalla Federazione Russa e non dall’Ucraina.