
Il governo italiano è pronto a dire sì all’uso delle sue basi militari e spazio aereo se occorrono per la campagna militare contro l’Isis in Libia. E’ questa in sintesi la posizione espressa dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti nel question time alla Camera. Il governo italiano, ha spiegato il Ministro Pinotti, darà il suo consenso se gli Stati Uniti lo richiederanno e se serve a garantire una più funzionale e efficace operazione militare volta a distruggere le centrali dello Stato Islamico in Libia.
Ecco un passaggio del Ministro Pinotti alla Camera oggi:
Il Governo ritiene che il successo della lotta tesa alla eliminazione delle centrali terroristiche dell’ISIS in Libia sia di fondamentale importanza per la sicurezza non solo di quel Paese, ma anche dell’Europa e dell’Italia.
Non sono d’accordo i Cinque Stelle che hanno espresso la loro contrarietà alla volontà di mettere a disposizione le basi militari e lo spazio aereo dell’Italia per i bombardamenti all’Isis. “Non dobbiamo farci percepire come nemici in Libia, perciò sarebbe un errore enorme concedere le basi per i bombardamenti”, ha detto alla Camera il deputato M5s Alessandro Di Battista. Sullo stesso tenore il collega Manlio Di Stefano che ha chiesto al governo di “escludere ogni azione militare”.
La Camera comunque ha dato il suo sostegno al governo approvando la mozione di maggioranza con 225 sì e 82 no.
Le basi in questione più probabili sono quelle di Sigonella e di Aviano. Soprattutto Sigonella potrebbe essere al centro dell’interesse degli Stati Uniti data la sua vicinanza con il teatro delle operazioni.
Il Ministro ha chiarito che finora non sono state utilizzate basi o spazio aereo italiano come circolato nei giorni scorsi. Gli Usa stanno utilizzando le proprie portaerei nel Mediterraneo per bombardare le postazioni Isis in Libia. Smentita pure la notizia che il drone Reaper armato di missili che ha distrutto un carro armato e veicoli da combattimento dell’Isis in Libia sia partito da Sigonella.
Nel dibattito che si è aperto in Parlamento, Fabrizio Cicchitto (presidente Commissione Esteri) ha specificato che per consentire l’uso di basi e il sorvolo dello spazio aereo non occorre l’autorizzazione del Parlamento.