Gli Usa aprono al riconoscimento della Crimea russa

Washington pronta a riconoscere la Crimea russa in cambio della pace: possibile svolta nei negoziati Mosca-Kiev.

Washington – Gli Stati Uniti sarebbero pronti a riconoscere il controllo russo sulla Crimea come parte di un più ampio accordo di pace tra Mosca e Kiev. Lo rivelano fonti vicine al dossier, riportate dall’agenzia Bloomberg, che parlano di una possibile svolta nei negoziati, spinta direttamente dalla Casa Bianca.


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La potenziale concessione rappresenta un chiaro segnale della volontà del presidente Donald Trump di accelerare verso un cessate il fuoco duraturo, dopo mesi di stallo diplomatico. Sia Trump sia il Segretario di Stato Marco Rubio hanno lasciato intendere che l’amministrazione è disposta ad abbandonare i suoi sforzi di mediazione, se non emergeranno progressi concreti a breve termine.


Una posta altissima

Il riconoscimento della Crimea come territorio russo costituirebbe un punto di rottura rispetto alla posizione mantenuta finora dalla comunità internazionale, che ha sempre rigettato l’annessione del 2014 da parte di Mosca, considerandola il frutto di un’invasione militare e di un referendum tenutosi sotto occupazione.

Un simile passo rischierebbe di indebolire il principio fondamentale del diritto internazionale che vieta l’acquisizione di territori con l’uso della forza. Per questo motivo, Kiev ha sempre respinto ogni ipotesi di concessione territoriale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha ribadito più volte: “Non cederemo nemmeno un centimetro del nostro territorio”.


Putin osserva, ma non cede

Dall’altra parte, Vladimir Putin ha sempre posto come condizione per qualsiasi dialogo di pace il riconoscimento internazionale della sovranità russa sulla penisola. La possibile apertura americana potrebbe dunque rappresentare un’opportunità per il Cremlino. Tuttavia, secondo le stesse fonti, il presidente russo non avrebbe ancora accettato l’offerta proposta da Trump, che prevede anche ulteriori punti su sicurezza e confini.


Prospettive incerte

La mossa, se confermata, potrebbe rimescolare le carte sul tavolo della diplomazia internazionale, spaccando il fronte occidentale tra chi è disposto ad accettare compromessi per fermare il conflitto e chi teme pericolosi precedenti sul rispetto delle frontiere.

Per ora, la prudenza domina. Ma è chiaro che Washington sta cercando una via d’uscita politica che possa dare al presidente Trump una vittoria diplomatica in vista delle prossime sfide elettorali.

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