Gli obiettivi di guerra secondo Kiev

In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, il ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha fatto intendere che l’obiettivo di guerra di Kiev è quello di ritornare ai confini del 1991. Significa riportare sotto la sovranità dell’Ucraina non solo i territori occupati dai russi dopo l’aggressione del 24 febbraio 2022, ma anche riprendersi la Crimea che Vladimir Putin ha annesso alla Russia nel 2014. Per il responsabile della difesa di Volodymyr Zelensky diventa un obiettivo anche mettere i russi sotto accusa per crimini di guerra e chiedere le riparazioni per i danni causati dall’esercito del Cremlino. Il conflitto, ha spiegato Resnikov, è entrato nella sua terza fase. La prima è stata quella deterrenza; la seconda quella si stabilizzare un equilibrio tra eserciti ucraino e russo, testando la capacità di resistenza; la terza è quella della controffensiva.

Dalla Russia risponde il solito Dmitry Medvedev, vice-presidente del Consiglio di Sicurezza: “L’unica condizione per il negoziato è la capitolazione del regime di Kiev”, ha scritto sul suo canale Telegram. Dopo lo scacco di Kharkiv, la perdita di Izjum e Kupjansk, sembra l’unico che a Mosca ha ancora voglia di fare il bullo.

Rispondi