Berlino e Ankara sono ai ferri corti. Appello del ministro degli esteri tedesco: non andate in Turchia.
La crisi diplomatica tra Germania e Turchia non dà segnali di distensione. E’ da marzo che i due Paesi sono allo scontro politico.
A peggiorare la situazione è stata la dichiarazione del ministro degli esteri tedesco il socialista Sigman Gabriel. Il Ministri ha spiegato che il governo tedesco non è più in grado di garantire la sicurezza di imprese e cittadini tedeschi in Turchia e ha fatto un appello a evitare di andare in Turchia.
L’annuncio del ministro degli esteri tedesco è il segnale di un cambio di rotta dell’atteggiamento tedesco verso la Turchia. Ci sarà un indurimento della posizione di Berlino. A causarla è stata soprattutto la decisione turca di incarcerare alcuni attivisti dei diritti umani in Turchia, tra i quali l’attivista tedesco Peter Staudtener e la direttrice regionale di Amnesty International Idil Eser. Entrambi sono accusati di sostenere le attività terroristiche in Turchia.
Ora la Germania intende rivedere l’aiuto che l’Unione Europea dà alla Turchia. La Germania versa all’Ue 630 milioni di euro all’anno al fondo Ue. Bruxelles però ha promesso circa 4.500 milioni di euro in aiuti a Ankara entro il 2020. Per Berlino occorre rivedere questo accordo perché non ci sono più le condizioni.
A pesare sul pressing tedesco a rivedere i fondi per la Turchia è il tema della violazione dei diritti umani, che per Berlino è un passaggio fondamentale anche per l’ammissione turca all’Unione Europea.
Il governo turco ha risposto con durezza accusando la Germania di interferire con le scelte della giustizia turca. E’ ora che l’Unione Europea apra un dibattito franco e serio sull’inopportunità di far entrare la Turchia nell’Europa a 27.