Europa dell’est: forza militare permanente Nato nella regione

Vertice a Bucarest di nove paesi dell’Europa dell’est e del Baltico. I leader politici chiedono alla Nato azioni più incisive verso la minaccia della Russia. Nel 2016 potrebbe arrivare una brigata multinazionale di 5mila uomini.

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A Bucarest il vertice dei paesi dell’est Europa e Baltico per discutere della loro sicurezza davanti alla minaccia russa.

I paesi dell’Europa dell’est e del Baltico hanno rafforzato la loro cooperazione dentro l’Alleanza Atlantica. L’obiettivo del “blocco orientale” della Nato è ottenere più sicurezza verso la politica “di aggressione della Russia”.

Così, nove Stati dell’ex orbita comunista hanno partecipato a Bucarest a un summit volto a definire la loro strategia in vista del vertice Nato del 2016. I leader intervenuti hanno stabilito di incalzare Nato e Unione Europea a un’azione più incisiva, domandando più cooperazione e presenza militare.

Dalla Bulgaria, quella più a sud, all’Estonia, più a nord, nove paesi hanno unito le forze per avere una presenza militare più robusta nella regione. Il fianco orientale della Nato è preoccupato dalle attività russe in prossimità delle frontiere e chiede un consolidamento della difesa collettiva. Al summit ha partecipato il vice-segretario generale della Nato Alexander Vershbow e i presidenti di Bulgaria, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Lituania, Lettonia ed Estonia.

Per le autorità dell’Europa orientale, la Nato ha la responsabilità politica e morale di difendere la regione strategica che va dal Mar Nero al Baltico. In particolare, chiedono una forza permanente della Nato da dispiegare in tutta la Regione. La Germania ha sempre frenato su questa proposta. Secondo Berlino, sostenuta anche da forze politiche trasversali nei vari Paesi, questa scelta non rispetterebbe gli accordi con la Russia.

Intanto, la Nato ha trovato una via alternativa per far sentire la sua presenza a est. Ha approvato la realizzazione di otto piccole basi nella regione, dotate di depositi di armi e mezzi militari. Questo modesto apparato potrebbe essere accompagnato, nel 2016, da una forza multinazionale di 5mila militari sotto comando spagnolo. In appoggio ad essa anche aerei e navi. Oltre alla Nrf, la forza di reazione rapida della Nato che conta fino a 40mila soldati.

Il servizio di El Paìs

1 COMMENT

  1. Inutile temere Putin che alimenta il proprio prestigio con le stesse indecisioni della NATO. Penso che Vladimir si abbastanza scaltro da aver intuito quale problema sia stata da sempre per la Russia l’occupazione dell’Est Europeo. Credo che degli europei e dei loro problemi ne abbia avuto abbastanza e che stia girando il suo interesse e il desiderio di espansione verso meridione, alleanza con Iran, appoggio militare a Siria e Iraq….Aree dove può trovare materia prima, gas e petrolio.

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