La Cina ha avviato esercitazioni militari attorno all’isola di Taiwan. Le manovre cinesi durano tre giorni. Avvengono in contemporanea al ritorno della presidente taiwanese dal viaggio in America. Durante la visita, che l’ha portata in Guatemala e Belize, ha incontrato anche il presidente della Camera dei Rappresentanti USA Kevin McCarthy. I cinesi hanno schierato 8 navi da guerra e 42 aerei da combattimento, alcuni di questi avrebbero superato la linea dello Stretto di Taiwan che segna tradizionalmente il confine territoriale con la Cina.
Preoccupa l’atteggiamento aggressivo della Cina popolare verso Taiwan. E’ giusto difendere l’indipendenza dello Stato isolano, a cui esso ha diritto per solide ragioni storiche, e in particolare per non esser mai stato soggetto alla sovranità cino-popolare. E’ altresì necessario che le potenze occidentali la difendano con fermezza (militarmente gli Stati Uniti e i loro alleati nell’ Indo-Pacifico -Giappone, Corea del Sud, SEATO, Regno Unito- ;politicamente ed economicamente l’UE -con buona pace di Macron-) poichè Taiwan (a differenza, peraltro, dell’Ucraina) fa parte tradizionalmente (dal 1945) della sfera di sicurezza occidentale nell’area. Aggiungo che, poichè è sempre opportuno evitare il doppio fronte, la linea occidentale dovrebbe essere <fermezza su Taiwan, negoziato equo e realistico sull’Ucraina>, e non viceversa.
14/4/2023
Nearco 7