I risultati mostrano che i moldavi sono divisi sul referendum sull’UE mentre confermano la fiducia all’attuale presidente Maia Sandu.
I cittadini della Moldavia hanno approvato con un referendum le modifiche alla Costituzione proposte dal paese dell’Europa orientale nonché l’impegno ad aderire all’UE. Il voto pro-Ue ha vinto con poco margine.
Secondo i dati ufficiali, il Sì è al 50,46% e il No al 49,54%, con oltre il 99,6% dei voti scrutinati.
Oltre al referendum sulla modifica della costituzione, i Moldavi hanno votato anche per le elezioni presidenziali.
I voti sono stati visti come un test chiave per il Paese, che si trova di fronte alla scelta tra proseguire con l’adesione all’UE o mantenere stretti legami con la Russia.
Sandu ha vinto il primo turno elettorale con il 41% dei voti contro il 26% del suo principale avversario. Il risultato di Aleksandr Stoianoglo, sostenuto dal Partito socialista filorusso, è stato decisamente migliore del previsto.
Sandu dovrà ora affrontare un difficile secondo turno il 3 novembre in cui i suoi rivali eliminati – il populista Renato Usatii e l’ex governatore della Gagauzia Irina Vlah – probabilmente si uniranno contro di lei dietro Stoianoglo.
La scelta di campo della Moldavia