In Bulgaria vincono i conservatori ma senza la maggioranza per garantire un governo. La tentazione di allearsi con i filorussi ultranazionalisti.
L’alleanza dei conservatori guidata da Bojko Borisov vince le elezioni in Bulgaria senza avere una maggioranza utile alla formazione di un governo.
Il testa a testa ha riguardato due coalizioni: quella progressista composta dai partiti Continuiamo il cambiamento (Pp) e Bulgaria democratica (Db); quella conservatrice alla quale appartengono Cittadini europei per lo sviluppo della Bulgaria (Gerb) e Unione delle forze democratiche (Sds).
L’alleanza politica di Borisov (Gerb e Sds) ha ottenuto il 26%, mentre quella riformista di Kiril Petkov ha conquistato il 25%.
Questo margine di misura rende difficile la formazione di un nuovo governo è un equilibrio politico incerto. Borisov potrebbe cercare l’alleanza con i filorussi ultranazionalisti di Vazrazhdane, terzo partito con il 14%.
Entrano nel parlamento bulgaro anche il Movimento per i diritti e le libertà (Dps) intorno al 13 per cento, il Partito socialista bulgaro (Bsp) a circa il 9 per cento e infine C’è un popolo come questo (Itn) con poco più del 4 per cento.