Il presidente egiziano al-Sisi ha visitato il Qatar e ha incontrato l’emiro Al Thani. Firmati diversi accordi economici e di cooperazione. Una svolta negli equilibri del Golfo.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha concluso la visita di due giorni in Qatar ospite dell’Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. Torna al Cairo con le tasche piene di contratti e buoni accordi per l’Egitto. La visita è iniziata il 13 settembre e ha ricambiato quella dell’Emiro Al-Thani al Cairo nel mese di giugno. Entrambe le visite esprimono la volontà di avere legami più stretti e consolidati e una normalizzazione delle relazioni diplomatiche.
Nel 2017, l’Egitto, insieme ad Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrain, ha boicottato il Qatar nel tentativo di costringere Doha a cambiare le sue politiche regionali. Il boicottaggio si è concluso nel 2021 quando i quattro Paesi hanno normalizzato le relazioni con il Qatar. L’incontro tra lo sceicco e el-Sisi ha portato alla firma di tre memorandum d’intesa, di cui uno tra i rispettivi fondi sovrani.
La visita è stata la prima di al-Sisi da quando è diventato presidente dell’Egitto nel 2014, dopo aver rovesciato il precedente presidente, Mohammed Morsi, con un colpo di stato militare. Morsi aveva ottimi rapporti con il Qatar.
L’Egitto sta tentando di attrarre investimenti stranieri perché il paese deve affrontare una carenza di forniture alimentari sulla scia della guerra in Ucraina, nonché altri problemi economici.
Alla fine di marzo, il governo egiziano ha affermato che il Qatar prevede di investire 5 miliardi di dollari in Egitto, mentre il gigante degli idrocarburi QatarEnergy ha annunciato un accordo con la società energetica statunitense ExxonMobil per acquisire una partecipazione del 40% in un blocco di esplorazione del gas al largo dell’Egitto nel Mar Mediterraneo.
Si stima che circa 350.000 egiziani lavorino in Qatar, inviando a casa centinaia di milioni di dollari in rimesse ogni anno.
L’accordo dell’Egitto con il Qatar segue quelli con Dubai e Riad. Nei mesi scorsi, al-Sisi si è assicurato investimenti per 7,7 miliardi di dollari statunitensi dall’Arabia Saudita e altri 20 miliardi dagli Emirati, l’Egitto cerca sostegno alla propria economia anche dal facoltoso emirato del Golfo.
Questo sostegno economico è fondamentale per la stabilità economica e, quindi, anche sociale del Paese in cui l’inflazione è cresciuta a seguito dell’aumento dei prezzi di energia, materie prime e cereali. Il tasso di inflazione è salito al 15,3 per cento su base annua ad agosto.