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E l’Iran chiede il conto alla Siria

Iran chiede il conto alla Siria

Iran chiede il conto alla Siria

Damasco e Teheran firmano accordo di cooperazione militare. Teheran aspira a un ruolo maggiore nella Siria post-bellica. Iran chiede il conto alla Siria.


L’Iran chiede il conto alla Siria. Damasco e Teheran firmano un’intesa di cooperazione militare. Lo riporta la Reuters, pur scrivendo che non ci sono molti dettagli sull’accordo.
Il ministro della difesa iraniano, Amir Hatami, è stato in visita per due giorni a Damasco dove ha incontrato il presidente siriano Bachar al-Assad. La televisione iraniana Press tv, in lingua inglese, scrive sul suo sito web che l’Iran vuole giocare un “ruolo produttivo” nella ricostruzione della Siria post-bellica.
La proposta iraniana è in parte il prezzo del soccorso di Teheran alla Siria di Assad nei sette anni di guerra civile. Il sostegno della Repubblica Islamica a Damasco è consistito nell’invio di migliaia di consiglieri militari e miliziani per dare man forte alle forze armate del governo siriano.
Ora, Teheran chiede il conto a Damasco.
La presenza dell’Iran in Siria ha preoccupato Israele fin dall’inizio. Tanto che il premier Benjamin Netanyahu ha chiesto alla Russia l’abbandono immediato delle milizie iraniane dal territorio siriano.
Anche gli Stati Uniti hanno fatto la stessa cosa. Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, una settimana fa aveva richiesto il ritiro di tutte le forze iraniane dalla Siria. Le autorità di Teheran avevano risposto dicendo che la loro presenza in Siria avveniva a seguito di una richiesta formale del governo di Damasco. Cosa legittima dal punto di vista del diritto internazionale. E che pertanto non hanno alcuna intenzione di abbandonare il Paese. Ora arriva pure la cooperazione militare e la manifestazione di volontà iraniana di partecipare alla ricostruzione della Siria.
Intanto, le forze armate di Damasco preparano una grande offensiva su Idlib, l’ultima roccaforte dei ribelli anti-Assad
e dove c’è la presenza anche di al-Qaida. I ribelli di Idlib sono stati sempre sponsorizzati dalla
Turchia.

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