Notiziario Estero – Washington alza i dazi, Pechino risponde. La guerra commerciale tra Usa e Cina è cominciata.
Detto e fatto. Gli Stati Uniti alzano i dazi sui prodotti importanti dalla Cina e Pechino risponde aumentando a sua volta le tariffe. La guerra commerciale tra Usa e Cina è quindi cominciata.
Il governo cinese ha reso noto l’aumento dei dazi commerciali dal 1 giugno su prodotti importati dagli Stati Uniti. In totale si tratta di beni per un valore di 60 miliardi di dollari. Nel comunicato si dice esplicitamente che è una contromisura presa dopo la scelta degli americani di alzare le tasse in entrata sui prodotti dalla Cina. Pechino ha parlato di risposta all’unilateralismo e isolazionismo di Washington. La lista nera dei prodotti made in Usa include quasi 2500 beni. Il ministero del commercio cinese ha messo dazi del 10%, 20% e 25%.
Immediata la reazione del presidente Donald Trump. Che ha minacciato che la risposta Usa sarà peggio. Il rischio è quello di una competizione al rialzo che potrebbe mettere in pericolo la stabilità del commercio internazionale.
Lo scorso 10 maggio Trump ha aumentato i dazi alla Cina dal 10 al 25%. Lo aveva annunciato nei giorni precedenti con il solito tweet, indicando anche la data: venerdì 10 maggio. E proprio quel giorno sono scattate le nuove tariffe all’import di prodotti cinesi. La decisione Usa va a colpire 200 miliardi di dollari di beni made in China.
“L’America perde con la Cina 500 miliardi di dollari l’anno” aveva spiegato Trump, minacciando una stretta sull’import cinese. L’annuncio fece crollare le borse cinesi del 5%, causando sofferenza anche a quelle europee e a Wall Street.
I dazi alla Cina lasciano ancora indenni circa 325 miliardi di merci importate negli Usa dai cinesi. Ma Trump ha reso noto che a breve sarà chiusa anche questa porta. Un’aliquota del 25% scatterà a breve anche sui beni attualmente non tassati.
Tuttavia, la trattativa tra Washington e Pechino continua. Forse procede lentamente, ma prosegue. Nella capitale americana le due delegazioni tornano a sedersi a un tavolo. Il segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin, capo delegazione, ha detto al termine dei colloqui che il dialogo è stato costruttivo.