Grande protagonista del Paisley Underground anni ’80, Dan Stuart, ex Green on Red, è tornato sul palco. Il live a Cantù con Tom Heyman.
Dan Stuart, ex Green on Red, è un icona per gli appassionati di alternative-music americana. Con i Green on Red ha fatto un piccolo pezzo della storia del rock made in Usa.
Quando tutto sembrava finito dopo la furia travolgente del punk, i Green on Red e altre band uscite dai college e dai garage delle città americane hanno ridato linfa al panorama musicale alternativo.
E hanno regalato alla generazione dei giovani negli anni ’80 e ’90 un segno di riconoscimento. Almeno per coloro che cercavano musica lontana dai cliché commerciali e dai movimenti di tendenza come il dark o la new wage che spopolavano in quegli anni. Generazione che ancora amava il rock’n’roll tradizionale, le folk-ballad dylaniane, l’evoluzione più tosta e ribelle americana e britannica, il punk, e i movimenti australiani. Ma giovani che cercavano qualcosa di più, che fosse in continuità con quella storia rock iniziata vent’anni prima.
Ecco in questo contesto sociale e generazionale spuntare band come Dream Syndicate, Thin White Rope, Long Riders e molti altri. Alcune di loro sono arrivate al massimo del successo come i R.E.M., per esempio. In questo panorama si inseriscono i Green on Red. Il leader è Dan Stuart, chitarrista dalla voce potente e trascinante, cowboy e poeta, trascina il gruppo con il suo carisma e capacità di tenere il palco.
Proprio Dan Stuart, ex Green on Red, è passato dall’Italia a fine ottobre. Poche date ma buone. Non sapremo se ci ritornerà. Il personaggio è un po’ burbero e difficile, molto schivo fuori dal palco. Dopo Roma, il 2 novembre è passato da Cantù sul palco di quel piccolo ma straordinario locale che si chiama All’unaetrentacinquecirca, dal titolo del primo album di Vinicio Capossela. Questo piccolo club della città comasca è diventato ormai uno dei pochi luoghi di passaggio di artisti della roots e alternative music americana.
Insieme all’ex Go to Blazes Tom Heyman, chitarrista acustico eccezionale e grande voce, Dan Stuart ha dato vita a una serata memorabile con ballate folk, alternative-country e atmosfere travolgenti da on the road americano. Rispetto al periodo precedente, c’è molto più Messico che California nelle sue canzoni, più praterie e campagna che grandi città. D’altronde, il nostro ha raccontato che si è trasferito a vivere a Città del Messico e che “New York non è più New York”.