Si hanno poche notizie sull’incontro a Roma tra Stati Uniti e Cina. In una sala sotterranea del Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, e il responsabile politica estera del Partito Comunista cinese, Yang Jiechi, hanno avuto il primo colloquio faccia a faccia tra americani e cinesi dall’inizio della guerra in Ucraina.
Nella conferenza stampa tenuta a seguito del confronto, è emerso che Sullivan ha fatto presente ai cinesi che il loro sostegno all’intervento russo in Ucraina avrebbe fori implicazioni per le relazioni della Cina in tutto il mondo.
Washington, in altre parole, ha messo in chiaro che le sanzioni potrebbero essere applicate anche agli “alleati” della Russia. Per Pechino, che tiene sempre una posizione di cautela ma anche di pragmatismo, non sarebbe una situazione facile. Perché la Cina ha interessi economici sia in Russia sia in Ucraina. Ma guarda anche a espandere i propri interessi in Europa e in altre zone del mondo, come per esempio in Africa e in alcune aree dell’America Latina.