Crisi in Ucraina: cosa sappiamo del vertice Blinken Lavrov

I capi delle diplomazie di Stati Uniti e Russia si incontrano a Ginevra. Cosa hanno deciso Blinken e Lavrov?

Cos’è successo nel vertice di Ginevra sulla crisi in Ucraina tra Anthony Blinken e Serghej Lavrov? I ministri degli esteri di Stati Uniti e Russia hanno fatto l’ennesimo tentativo di trovare una soluzione diplomatica alle tensioni in Europa orientale. L’incontro è durato circa un’ora e mezza e ha aperto qualche spiraglio di pace.

Blinken ha ribadito – riporta l’Ansa– alla sua controparte russa che l’America è pronta a una risposta forte e rapida nel caso di invasione dell’Ucraina. Una posizione che il giorno prima era stata già annunciata dal presidente Usa Joe Biden, che però aveva specificato che la reazione andava valutata in base all’entità dell’azione russa. Una dichiarazione – scrive l’Ispi– che aveva preoccupato il governo di Kiev perché l’ha intesa come un freno a una difesa dell’Ucraina.

Il segretario di Stato Usa ha anche chiesto a Lavrov di avere prove certe che Mosca non intende attaccare l’Ucraina. Blinken si è impegnato a rispondere alle richieste russe entro una settimana.

La Russia ora attende la risposta americana come promesso da Blinken. Lo ha detto lo stesso Lavrov al termine del colloquio. Il capo della diplomazia russa non si aspettava grandi svolte dal summit di Ginevra se non quello di avere le garanzie di sicurezza più volte richieste alla Nato e agli Stati Uniti. Tra queste, in particolare, la promessa che l’Alleanza Atlantica non si allarga a est e il ritiro delle truppe Nato da Romania e Bulgaria.

Mentre a Ginevra erano in corso i colloqui, Kiev è tornata a accusare la Russia di avere aumentato le forniture di armi e equipaggiamenti ai separatisti filo-russi.

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