Costruire una comunità atlantica più ampia

Costruire una più ampia comunità atlantica

Perché una comunità atlantica allargata può garantire maggiore sicurezza e stabilità a livello mondiale.

Costruire una comunità atlantica coesa, solidale e più ampia. Si fa riferimento alla grande regione del mondo che va dall’Europa occidentale all’America settentrionale, dalla costa occidentale africana a quella orientale latino-americana.

La sfida non è facile. Tuttavia i paesi che si affacciano sull’Atlantico hanno molto da condividere. L’Oceano per esempio è attraversato da migliaia di navi ogni giorno, tanto che il traffico marittimo è ad alta congestione. I cablaggi sottomarini per le reti internet e energetiche corrono lungo i fondali mettendo in comunicazione milioni di persone. Il volume degli scambi commerciali è tra i più alti al mondo. La cooperazione tra molti di questi paesi “costieri” è vivace e in aumento. Il turismo è sempre in movimento.

La comunità atlantica, insomma, è qualcosa che già esiste nei fatti ma non è mai stata formalizzata. In questo articolo interessante di Daniel Hamilton, pubblicato sul sito della Brooking Institution, si lancia la questione di costruire una comunità atlantica più ampia.

Il dibattito è in corso da tempo. Nei decenni scorsi molti studiosi e analisti si sono concentrati sul significato di comunità atlantica fin dal 1945. In un articolo pubblicato sul sito del Cespi, Matteo Brizzi spiega perché la formazione di una comunità atlantica più ampia diventa un’opportunità per l’Europa.

L’Unione Europea, scrive l’autore, deve da un lato continuare a mantenere la special relationship con gli Stati Uniti, ma dall’altro deve costruire una comunità transatlantica più larga, coinvolgendo l’America Latina e l’Africa occidentale e promuovendo una relazione strategica con partner nazionali e regionali dei due subcontinenti (africano e latinoamericano).

Il punto chiave per rafforzare le interazioni economiche tra le regioni atlantiche è migliorare le loro comunicazioni e sviluppare una visione comune per il bacino atlantico. In questo senso, un forum politico potrebbe creare un quadro istituzionale per consentire una migliore relazione economica nella regione. Si potrebbe formare anche un forum commerciale parallelo per mostrare opportunità e ricercare investimenti, nonché condividere le migliori pratiche per il miglioramento del networking e del commercio.

I benefici principali derivanti da una comunità atlantica più estesa e che garantisce più sicurezza sono i seguenti: allineamento degli interessi economici; creazione di un ambiente stabile per favorire la crescita economica; costruzione del capitale umano; maggiore capacità di affrontare le sfide politiche e geopolitiche dello spazio atlantico; sfida sociale nello spazio atlantico.

Allargare la comunità atlantica a Africa occidentale e Sud America rafforza dunque la stabilità internazionale. I paesi atlantici devono dotarsi di una road map con un obiettivo temporale, che potrebbe essere il 2025, per formalizzare e consolidare una nuova e allargata comunità dell’Atlantico.

 


Letture e approfondimenti

Report dell’Atlantic Dialogues

 

 

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