Laurent Gbagbo era accusato di crimini contro l’umanità per le violenze durante le elezioni del 2010. L’ex presidente della Costa d’Avorio è tra i pochi leader assolti dalla Corte.
Il Tribunale Penale Internazionale assolve Laurent Gbagbo, ex-presidente della Costa d’Avorio. Era accusato di crimini contro l’umanità durante le violenze che seguirono le elezioni 2010. I disordini causarono 3000 morti e oltre 500.000 sfollati e esplosero dopo il rifiuto di Gbabgo di accettare la sconfitta elettorale e la vittoria del suo rivale Alassane Quattara, attualmente presidente della Costa d’Avorio. Nel 2011, forze sostenute dall’Onu e dalla Francia catturarono e arrestarono Gbagbo chiuso nel bunker del palazzo presidenziale. Secondo la Corte, l’accusa non è riuscita a provare i crimini a carico dell’ex-presidente. Per cui ha deciso per l’assoluzione. La sentenza è destinata a aprire un nuovo fronte in Africa. Da anni, gli Stati dell’Africa denunciano l’eccessiva interferenza e il “doppiopesismo” del Tribunale Penale, colpevole di colpire sempre i Paesi africani e lasciare correre un po’ troppo gli altri continenti. Tanto che alcuni Stati africani hanno minacciato di uscire dal Trattato che istituisce il Tribunale Penale Internazionale.