Atene ratifica l’accordo difensivo tra Francia e Grecia in chiave antiturca. E’ la prima alleanza difensiva tra due membri della Nato.
La Grecia ha ratificato l’accordo difensivo con la Francia firmato a settembre. E’ la prima alleanza di mutua difesa tra due Paesi della Nato.
Parigi e Atene sono già vincolati dall’appartenenza all’Alleanza Atlantica a difendersi reciprocamente in caso di attacchi da Paesi esterni. La Partnership strategica sulla difesa e la sicurezza, questo il nome del patto, garantisce per la prima volta a due Stati della Nato di aiutarsi reciprocamente in caso di attacchi provenienti dall’interno dell’Alleanza Atlantica.
Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, intervenendo in Parlamento per la ratifica, ha definito l’accordo come la pietra miliare di una politica di difesa europea indipendente. Ha spiegato che la difesa degli interessi nel Mediterraneo acquista nuova forza con l’intesa franco-greca perché Atene ha ora dalla sua parte la più forte potenza militare del continente e l’unica potenza nucleare d’Europa.
Cosa prevede l’accordo difensivo tra Francia e Grecia
L’articolo 2 della partnership stabilisce che le parti si aiuteranno reciprocamente “con tutti i mezzi a loro disposizione, nel caso in cui siano richieste le forze armate, se entrambe accertano che sia in corso un attacco contro il territorio dell’altra”.
L’accordo ha una durata stabilita in cinque anni, rinnovabile. Ciascun Stato mette a disposizione dell’altro porti militari e aeroporti.
Il primo ministro greco Mitsotakis e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato l’accordo difensivo lo scorso 28 settembre. In quell’occasione hanno annunciato la firma di un accordo da 5 miliardi di euro per l’acquisto di navi da guerra di fabbricazione francese. La Francia fornirà ad Atene tre fregate Belharra all’avanguardia e tre corvette Gowind. Non è escluso che la Grecia possa ricevere un’altra imbarcazione di ciascun tipo, per un totale di 8 navi. La Grecia ha anche finalizzato un accordo da 2,5 miliardi di euro con Parigi per l’acquisto di 18 jet da combattimento Rafale.
L’accordo è rivolto principalmente contro la Turchia, anch’essa membro della Nato.
La tensione con la Turchia
La principale minaccia alla sicurezza della Grecia viene dalla Turchia. Atene e Ankara sono state vicine al conflitto nell’agosto 2020 a causa di rivendicazioni reciproche nel Mediterraneo orientale. Una disputa riguardante i diritti di sfruttamento di petrolio e gas.
In precedenza hanno rischiato una guerra per una disputa nel 1996 su alcune isole (Imia islets) dell’Egeo e prima ancora nel 1987 per l’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi e di gas. La più grande minaccia di guerra è avvenuta però nel 1974 quando l’esercito turco è intervenuto a Cipro in risposta a un colpo di Stato sull’isola appoggiato dai greci.
Athanasios Platia è docente di strategia all’Università del Pireo e spiega che “la Grecia ha sempre vissuto con sofferenza l’appartenenza alla Nato perché l’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica non copre le minacce tra i membri della stessa alleanza”.
L’accordo difensivo con la Francia è il secondo patto formale di sicurezza che la Grecia firma in chiave anti-turca. A novembre 2020, Atene ha sottoscritto un patto difensivo con gli Emirati Arabi Uniti.
Sul versante francese, le relazioni franco-turche sono peggiorate da quando Ankara ha assunto un ruolo militare di primo piano nel conflitto libico nell’ottobre 2019. Parigi considera la Turchia un potenziale rivale in nord Africa.