Cos’è la scuola economica di Chicago

Fondata negli anni ’30 del secolo scorso, la scuola economica di Chicago ha prodotto due premi Nobel come Friedman e Stigler.

La scuola economica di Chicago ha fatto un pezzo di storia del mondo. I suoi membri hanno sviluppato un nuovo pensiero economico partendo dal dipartimento di economia dell’Università di Chicago. Alla base c’è la fiducia nei principi del libero mercato. Non c’è però una chiusura assoluta verso l’interventismo statale. Le parole d’ordine: privatizzazioni e liberalizzazione. Ha ispirato le politiche economiche di Ronald Reagan e Margaret Thatcher.

Com’è nata

Fondato negli anni ’30 dall’economista Frank Hyneman Knight, il circolo intellettuale diventato tra i più prestigiosi al mondo ha prodotto negli anni due premi Nobel per l’economia come Milton Friedman e George J. Stigler. Oltre a questi nomi celebri, annovera tra i suoi membri anche altri illustri economisti come Gary S. Becker, Ronald Coase e Aaron Director. La scuola economica ha anche sviluppato il concetto di approccio economico alla giurisprudenza. Tanto da influenza anche la Chicago University Law School.

I principi

L’approccio centrale del pensiero economico è la piena fiducia nel libero mercato e l’opposizione all’intervento statale. Il concetto di base è che il mercato senza l’intervento statale produce i migliori effetti per la società. Si fonda sul modello del comportamento razionale dell’uomo. Secondo questo, ogni essere umano si comporta e agisce in modo da massimizzare i propri interessi personali. A livello di società, il libero mercato composto da attori razionali produce risorse che saranno distribuite in base alle utilità effettive (è la cosiddetta efficienza allocativa).

Un esempio fa capire meglio questo approccio. Nell’ambito delle politiche antitrust, il concetto è quello di evitare la situazione di monopolio. E’ il caso di una sola società che controlla tutto il mercato. La scuola di Chicago ha sempre sostenuto che va bene la libera competizione, ma questa dovrebbe avvenire tra poche grosse società che si contendono il mercato di un prodotto specifico. Il pensiero economico ritiene che la competizione tra pochi giganti tuteli meglio i consumatori. Perché queste società si sono guadagnate una posizione di dominio nel mercato con scelte efficienti. Di conseguenza, i consumatori otterrebbero migliori benefici rispetto a un mercato in cui sono presenti migliaia di piccole aziende. Si pensi per esempio nell’era di internet a Google.

I Chicago Boys

Sono i discepoli che hanno diffuso e applicato fuori dagli Stati Uniti i principi di questa scuola di pensiero. Come nel Cile di Augusto Pinochet. Il suo ministro dell’economia, José Pinera mise in pratica i fondamenti della scuola di Chicago creando quello che fu definito “Miracolo Economico cileno”. La ricetta ebbe come ingredienti privatizzazioni e liberalizzazioni in alternativa alla logica collettivista del socialista Salvador Allende. Che fu un miracolo davvero lo giudicheranno gli economisti.

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