Il vertice dei sette Grandi guarda con interesse all’introduzione di un tetto per i prezzi dell’energia russa. Cos’è il Price Cap?
Al vertice del G7 in Baviera i tecnici e i leader dei sette Paesi più industrializzati hanno trovato l’accordo per dare mandato di valutare l’applicazione del price cap sull’energia russa. E’ soprattutto Mario Draghi a insistere nel summit sulle Alpi bavaresi sulla necessità di introdurre un tetto ai prezzi energetici dei prodotti importati dalla Russia.
Cos’è il Price Cap
In economia il Price Cap è un meccanismo per la regolamentazione dei prezzi dei servizi pubblici. E’ un regolatore che vincola il tasso di crescita di un gruppo di prezzi o tariffe. Per esempio i prezzi energetici o quelli delle telecomunicazioni. Il Price Cap funziona così: stabilisce il tasso massimo a cui può arrivare la crescita di un insieme di prezzi per un certo numero di anni. In osservanza di questo vincolo, un’impresa è libera di decidere i prezzi e le tariffe che desidera. In Italia, per esempio, il price cap è applicato ai servizi di telecomunicazioni e energia. E’ previsto per un periodo di cinque anni e viene ridefinito periodicamente.
La formula per il price cap è la seguente: Cpi-X. Cpi è l’indice dei prezzi al consumo dei beni, mentre la X è la crescita prevista della produttività totale dell’impresa. In questo modo un’impresa, di solito utilities, è incentivata a aumentare la X fino a ricavare il massimo profitto possibile.
Perché si utilizza il Price Cap
Inventata dal britannico Stephen Littlechild, ministro del tesoro di Londra, negli anni ’80 del secolo scorso, questa tecnica è una misura utile per le politiche anti-inflazionistiche e per frenare le distorsioni causate da condizioni di monopolio.