Israele ha realizzato il Corridoio di Netzarim e scopre le carte: intende rimanere nella Striscia per molto tempo.
Il comando militare israeliano ha annunciato di non avere alcun piano per occupare Gaza. Quello che non ha spiegato è l’intenzione di rimanere nella Striscia per molto tempo. Il quotidiano statunitense Washington Post ha pubblicato immagini satellitari e fotografie che mostrano che Israele ha costruito strade, avamposti militari e zone cuscinetto lungo il cosiddetto Corridoio di Netzarim o route 749.
Quest’ultimo corre per 6,5 km da est a ovest, taglia in due la Striscia di Gaza e collega il confine israeliano con il Mar Mediterraneo. E’ una via di transito strategica ed è stato realizzato dalle forze di difesa israeliane. Prende il nome dall’insediamento di coloni ebrei di Netzarim, fondato nel 1972, e situato a circa 5 km a sud-ovest di Gaza City.
Alcune immagini diffuse il 6 maggio 2024 avevano mostrato che il corridoio era stato quasi completato. Quindi mentre i delegati israeliani discutevano nei diversi negoziati, i militari di Tel Aviv scavavano e realizzavano il Corridoio di Netzarim.
Secondo l’Idf (le forze di difesa israeliane) il corridoio di Netzarim è strategico per lanciare raid nella zona settentrionale e centrale della Striscia di Gaza. La sua importanza emerge anche dalla richiesta di Hamas. Il ritiro israeliano dalla zona del Corridoio è stata una delle richieste principali di Hamas ai negoziati per il cessate il fuoco.
Analisti ed esperti di Israele, scrive il Washington Post, ritengono che il Corridoio di Netzarim sia parte di un progetto più ampio per rafforzare la presenza militare israeliana.
Israele ha chiarito che non ha alcuna intenzione di occupare Gaza. Gli israeliani hanno controllato la Striscia per 38 anni fino al 2005. Il governo israeliano non vuole lasciare Gaza. Intende al contrario rafforzare la sua presenza per mantenere il controllo sulla sicurezza dell’enclave e la demilitarizzazione di Hamas. Per questo, ha spiegato il premier Benjamin Netanyahu in un’intervista sul podcast del Washington Post, l’esercito israeliano deve stare “dentro” Gaza.
Con tanti saluti alle prospettive di pace e stabilità.