Cosa succede tra Pakistan e Afghanistan lungo la Linea Durand

La recìnzione alla frontiera tra Pakistan e Afghanistan alza l’asticella della tensione tra i due Paesi. Il consigliere della sicurezza nazionale pakistano ha annullato la visita in Afghanistan che era programmata per discutere del muro in costruzione dal 2017 lungo il confine tra i due Paesi.

Su questa scelta pakistana hanno pesato le manifestazioni contro Islamabad organizzate in Afghanistan in questi giorni. Le proteste di piazza hanno messo in evidenza una componente anti-pakistana da parte dei talebani e questo preoccupa il governo. E una fonte ha parlato di “evitare l’imbarazzo”. Tuttavia i funzionari pakistani parlano di scelta di posticipare la visita per i rischi legati al maltempo. La spiegazione però sembra difficile da far digerire e rende più credibile la prima ipotesi.

Cos’è la linea Durand

La questione nasce con il progetto di realizzare la recinzione lungo la cosiddetta Linea Durand. Stiamo parlando di una barriera protettiva estesa per 2670 km di confine tra i due Paesi.

La linea Durand è un’eredità britannica stabilita nel 1893. Deve il suo nome a Mortimer Durand, Segretario degli Esteri del Raj britannico, cioè l’impero anglo-indiano, che negoziò i confini tra l’impero, al quale apparteneva il Pakistan, e l’Afghanistan dell’Emiro Abdur Rahman Khan. Lo scopo britannico era di creare uno stato cuscinetto, l’Afghanistan appunto, per fermare l’espansione dell’impero russo verso sud in direzione del Mare d’Arabia. Sono gli anni del grande gioco geopolitico tra Londra e Pietroburgo che ha preso in ostaggio l’ultimo quarto del 19° secolo fino alla prima guerra mondiale.

Il Pakistan ha completato il 90% della recinzione. Sono previste due file di rete alte 4 metri sui rispettivi confini, a distanza di circa 2 metri l’una dall’altra. In mezzo bobine di filo spinato e impianti di videosorveglianza. Islamabad ha ripetuto in più occasioni che la barriera serve a fermare i passaggi da una parte all’altra del confine di gruppi di militanti armati. Kabul ha mal digerito il progetto fin dall’inizio e i talebani stanno seguendo la stessa linea.

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