Cosa succede in Francia: la crisi politica dopo il governo Barnier

Caos e crisi politica. Le destre e l’estrema sinistra sfiduciano il governo di Michel Barnier, in carica da tre mesi. Macron non le manda a dire. Cosa succede in Francia.

I parlamentari francesi hanno approvato mercoledì 4 dicembre una mozione di sfiducia al governo in carica da soli tre mesi di Michel Barnier.

Dopo tre ore e mezza di acceso dibattito in un’aula gremita, 331 deputati hanno deciso di far cadere il governo. Erano necessari 288 voti.

A seguito della sfiducia, il primo ministro ha presentato le sue dimissioni al presidente della Repubblica.

I deputati dei partiti di sinistra e quelli di estrema destra del Rassemblement National hanno votato insieme per sfiduciare il governo su questioni di bilancio, in un momento in cui la Francia è fortemente indebitata.

I leader delle opposizioni hanno chiarito che, oltre al governo di centrodestra di Michel Barnier, il loro obiettivo era Emmanuel Macron, anche se il futuro del presidente francese, il cui mandato dura fino al 2027, non è legato a quello del governo.

La France insoumise (il principale partito di sinistra) ha chiesto “che Emmanuel Macron se ne vada”, chiedendo “elezioni presidenziali anticipate”.

La leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen ha dichiarato che il governo del primo ministro Michel Barnier meritava di cadere perché porta avanti “le scelte tecnocratiche” del presidente Macron, eletto nel 2017 e rieletto nel 2022, attualmente ai minimi storici nei sondaggi.

Barnier ha parlato prima del voto, non tanto per dissuadere i parlamentari dal votare la sfiducia, quanto per fissare una data nell’eventualità di una crisi di governo. La Francia spende 60 miliardi di euro all’anno per pagare gli interessi sul debito, più di quanto spenda per la difesa o l’istruzione superiore, ha dichiarato Barnier.

Nella serata del 5 dicembre il Presidente Emmanuel Macron ha parlato alla nazione dato il difficile momento di crisi politica del Paese. Il capo dell’Eliseo ha detto che il governo di barnier è caduto grazie all’alleanza di due fronti come quelle dell’estrema destra e quello di sinistra. In sostanza, fa intendere Macron, la responsabilità della caduta del governo e della mancata manovra di bilancio è tutta di questa alleanza antirepubblicana.

Il presidente francese punta il dito senza mezze parole contro quella che chiama la collaborazione tra populismo e estremismo, che agisce con cinismo e senso del caos. Macron ha annunciato che ricorrerà a una legge speciale” per l’esercizio finanziario del 2025 “entro metà dicembre. Ha anche escluso le sue dimissioni.

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