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Cosa succede dopo il colloquio tra Biden e Putin sull’Ucraina

Cosa succede dopo il colloquio tra Biden e Putin sull'Ucraina

Diplomazia a tutto campo per abbassare la tensione causata dai rischi di un’invasione militare russa in Ucraina. Dopo il colloquio in videochiamata tra Joe Biden e Vladimir Putin, la situazione di stallo ai confini ucraini non si sblocca. Intanto, cresce l’attesa su quelle che saranno le prossime mosse di Stati Uniti e Russia mentre il dilemma ucraino, come lo ha definito il New York Times, si complica ogni giorno che passa.

Attivismo diplomatico ucraino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenski ha avuto colloqui con il presidente degli Stati Uniti e con quello francese. Secondo quanto riporta il Washington Post, nel corso della conversazione telefonica il presidente americano ha ribadito a quello ucraino il sostegno al governo di Kiev e il suo impegno a organizzare un nuovo colloquio con Mosca.

Effetto Afghanistan

Joe Biden prova a giocare la carta della rassicurazione con Kiev al fine di sfumare la tensione e garantire al presidente ucraino che non ci sarà un “effetto Afghanistan”. A Kiev, infatti, temono che gli Stati Uniti possano riservare all’Ucraina lo stesso trattamento del governo afgano di Kabul abbandonato lo scorso agosto nelle mani dei Talebani. Washington, hanno pensato a Kiev, potrebbe fare un cambio di rotta a causa di nuove priorità strategiche e lasciare l’Ucraina al suo destino proprio come ha fatto con l’Afghanistan.
Così, il presidente degli Stati Uniti ha promesso a Zelenski il sostegno all’aspirazione ucraina di diventare membro della Nato come riporta il sito dell’Ispi. Per l’Associated Press Biden si è spinto anche più in là, proponendo a Zelenski di cedere zone del Donbass, il territorio nella parte orientale dell’Ucraina.
Questo aspetto può solo alimentare nuova tensione con la Russia di Putin. Il leader del Cremlino ha chiesto a Biden, nel loro colloquio, garanzie che la Nato non accetterà l’Ucraina come suo membro e che si fermerà l’espansione dell’Alleanza a est e il dispiegamento di armi e eserciti vicino ai confini russi. Non piacerà quindi, a Putin, sapere che il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ribadito l’appoggio dell’alleanza all’offerta ucraina di aderire al blocco atlantico.

L’Ucraina cerca aiuto in Europa

Zelenski cerca rassicurazioni anche in Europa. Il presidente ucraino ha discusso della crisi insieme al presidente francese Emmanuel Macron. Quest’ultimo si è impegnato a sbloccare l’impasse dei colloqui di pace sulla regione del Donbass e a rilanciare il dialogo a quattro nell’ambito degli accordi di Minsk.
E in Europa Zelenski raccoglie anche il pieno sostegno del nuovo cancelliere tedesco Olaf Sholz e della presidente della Commissione Europea Ursula Van der Leyen. In un colloquio tra il leader tedesco e la presidente der Leyen è emerso che l’Unione Europea si attende una de-escalation dalla Russia ma è pronta, nel caso non avvenisse, ad adottare nuove misure.

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